Sostenibilità, luppolo, produzione di birra

Imballaggio, ambiente, ecc.

Ridurre il nostro impatto ambientale è affare di tutti, anche nostro. Abbiamo già messo in atto una serie di cose (che potete trovare qui), ecco le ultime!

È inutile nascondersi dietro il dito mignolo: i sacchetti multistrato in cui viene confezionato il luppolo sono un'idiozia ecologica. Sono adatti agli alimenti, opachi e robusti ma... impossibili da riciclare, finiscono inceneriti. Veri e propri riflessi dell'economia lineare, estrazione di risorse-produzione-consumo-spreco, da cui ora dobbiamo uscire.

Per quanto riguarda i pellet da 20, 10 o 5 kg, per il momento non esistono alternative credibili per il grande pubblico. È un argomento di conversazione frequente e alcune aziende, soprattutto negli Stati Uniti, stanno lavorando su nuovi materiali, ma non è facile. Le caratteristiche del materiale sono impegnative.

Per il riconfezionamento o "sacchettini", come vengono chiamati, abbiamo deciso di scegliere un altro materiale, questo sì riciclabile!

È impossibile non notarli, sono tutti bianchi e contengono solo lo 0% (ahah) di alluminio. Sono realizzati in PE-EVOH, progettati per contenere alimenti e adatti all'insufflazione di gas.

Sono meno resistenti e meno opachi dei multistrati tradizionali, ma questo è il prezzo da pagare (letteralmente, visto che sono più costosi) per poterli riciclare.

Abbiamo scelto di utilizzarli comunque perché questi "sacchettini" vanno conservati in un luogo fresco come i loro fratelli maggiori (frigorifero o congelatore) e quindi al riparo dalla luce. Poiché contengono al massimo un chilo di pellet, abbiamo ritenuto che fossero abbastanza resistenti. Hanno già iniziato a contattarvi e per ora non c'è nulla da segnalare. Evviva!

Piccola galleria fotografica del laboratorio per il ricondizionamento delle vostre "piccole borse" (è stata inserita una foto gag, sarete in grado di riconoscerla?):

Ecco, ora potete mettere i vostri sacchetti di luppolo biologico nella raccolta differenziata. È un piccolo passo, ma è comunque un progresso 😉

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